Io

E' un due di agosto che sa di amaro questo. Sarà per via del Tempo che scorre molle sotto un cielo bagnato di nubi. Ah fosse per me sarei a bermi il temporale in mezzo al mare! Ma deragliare troppo dalle mie regole è per me oltremodo nocivo. Testa sulle spalle e andare. Comunque ci sarebbe da recuperare.
Molte cose sono successe in questi ultimi giorni. Molte ancora ne devono accadere. Qualche decisione importante come modificare lo status quo. E mi riferisco al mio personale stato delle cose. Ma non cambio lavoro: la scuola è per me un punto di riferimento importante. Uno dei miei pilastri. Alle volte noioso. Per mancanza di fantasia od elettricità (nell'aria).
La presupponenza di certa gente mi urta nel profondo ma tant'è: non è la mia. Io essere sensibile senziente ed a tratti dotato di creatività prorompente. La noia la routine mi annoiano. Compirei gesti rivoluzionari. A dire il vero qui a scuola un poco la rivoluzione la ho già fatta. E non so se sia stato un bene.
Ma tu esattamente come sei riuscita a vincere i tuoi dèmoni? La paura?
Lei non può rispondere. Si tratta di una domanda rivolta ad una interlocutrice portatrice di forza e gioia di vivere posta a miglia di distanza da me. Perché il mio dèmone è: la paura.
Camminare nei boschi. Rilassarmi su di un prato dopo aver fatto all'amore. Bagnarmi nell'acqua di un lago silenzioso di montagna.

Io
Io non sono un narratore
Sono il poeta scalzo di me stesso
Vivo in ombra - a tratti
Ciò che mi rende cupa
Ma più spesso
Ambisco
Penetrare la Luce
Farne parte essenziale
Ed è solo un gioco del pensiero
Il mio
Che mi castra
Una esistenza difficile
Che vuole trovare un sollievo
Un gioco
Di luci
O di parole
La bontà dell'anima
Il nucleo perfetto

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