Ed il vulcano

Spesso ho dei tempi vuoti. Dei vuoti di me. Qui sembrano tutti così indaffarati. Pieni di sé. In senso buono s'intende: da adulti che condividono tempo con se stessi. Io invece spesso sono in sofferenza. Non voglio lagnarmene ma: questo vuoto chiede pienezza di sé. Di cose. Di persone.
Guardo fuori dalla finestra mentre qui a scuola l'aria condizionata mi rinfresca le braccia nude. Il cielo è azzurro anche oggi. Qualche venatura bianca. Non sono le scie degli aerei ma le nuvole. C'è un pò di vento.
Aspetto quella telefonata. Quella che mi piace da morire. E tutto ruota sempre attorno al maschile. Ne sono ingorda lo ammetto. E questo deve essere per una donna oltretutto sconveniente. Ma lo sono. Da sempre.


Scopro le Carte
Mi piaccio non poco
Quando vengo male in foto
Qualche smorfia che mi ricorda di me
Una scala di colori incompleta farraginosa
Ed il vulcano che mi esplode dentro ha solo bisogno
Di essere cercato esplorato riguardato senza averne paura!

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