Ed era notte ed era sera. Le sue gambe si muovevano bene sotto il tavolino. Vi era stata piazzata una luce ad arte. Così che attraverso le assi del tavolo se ne intravedessero le forme. Oh lui era un artista in questo! Lei un'ingenua. Anche quando la prima volta le aveva insegnato a fumare il toscano dicendole e quasi ordinandole di inumidirne i bordi con la lingua. Gli era servito per sentire il sapore di lei. Appena lei si accorse della luce tirò giù la gonna e lo rimproverò con lo sguardo. Non poteva fare più che questo. Vi erano altri commensali a tavola. Tutti probabilmente avevano visto le sue caviglie i polpacci le coscie del colore del latte macchiato. Il pensiero la stordiva un poco. Non capiva esattamente se esserne lusingata o arrabbiarsi. Al tavolo vi erano sei uomini e lei. Lei era al centro dell'attenzione e poteva flirtare con tutti. Contemporaneamente. Cosa che la eccitava moltissimo. Fino a quando lui si dimostrò irritato. Lei per la paura di perderlo assunse un contegno più severo. E ciò nonostante il suo preferito - quella sera - non fosse lui ma il tipo dallo sguardo un po' matto un po' impaurito e comunista che le aveva sfiorato la mano.
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