Il poeta ha bisogno di crederci

Questa è l'ora che preferisco. L'alba fresca del giorno quando il cielo è calmo ed il sole non infierisce ancora. In estate. I rumori sono lontanti e vi è un che di energetico in circolo. Una nuova giornata sul Pianeta. Gli uccellini che cantano compreso l'usignolo. La cornacchia da scacciare. Ho riposato abbastanza bene ed il mio viso è disteso. Rotondo. Lievemente abbronzato. Le guance appena rosate come un buon vino. Il mio corpo un involucro che reclama attenzione da parte mia. Il bisogno di disintossicarmi da un inverno lungo ed a tratti noioso o pesante. Vorrei già essere sul mare anzi dentro ad un'acqua pulita a sgonfiarmi come un palloncino.  La tendinite l'ascesso e varie altre infiammazioni di cui ho sofferto di recente sono la spia che ne ho bisogno. Ho scacciato anche la Musa per un moto di ribellione ed ho messo in dubbio il mio talento. Ma cosa sono io senza la Poesia? Senza la Scrittura? Una donna senza un sogno. Ecco. Anzi una Sognatrice senza un sogno. Che ritorni per pietà.

Cielo cristallino
Sono le cinque del mattino
Il desiderio
Lo creo dentro di me
Se ho rinunciato
Ad un amore
Non significa
Che ho rinunciato
A tutto il resto

Ed a ben vedere
Non sono ancora pronta
A rinunciare
Neanche a te

Ne ho proprio bisogno
Sono una tossica
Per questo?

Chi non ha bisogno di amore?
Il poeta ha bisogno di crederci
Nell'amore
Nella bellezza ancora

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