Zone libere della mia esistenza

Sono in casa. Fuori il tempo si è un pò rimesso. È un maggio così. Un pò "antropomorfo" cioè sballato. Come questa umanità strana che mi rimane da vivere. Non certo perché io sia vicina alla morte. Ma la morte è dentro di me Adesso. Me ne sto in casa dopo il lavoro a leggere. Scrivere. Ascoltare musica e non capisco perché ci siamo ridotti a questo. Intendo l'individualismo. La scarsa creatività. Il consumismo. Le zone povere della Terra. Io. Io voglio tutto (cit.). E non mi si dica di andare al lavoro sorridente. Ci vado per il pane. Non perché mi piaccia. Col cartellino e quant'altro. Zone libere della mia esistenza? Fare l'amore ascoltare buona musica la Natura leggere non solo i quotidiani scrivere e la gentilezza. Troppo poche. Affetti che scarseggiano come gocce d'acqua in un deserto.

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