Posto sano quello. In cima alla collina. Quella mattina Lucy giocava. Marie Rose era già pronta in ansia come sempre. Lucy no. Si preparava rilassandosi e tra mezz'ora sarebbe arrivata in palestra. La partita era alle 12. Intanto si godeva il canto degli uccellini. Osservava il panorama. C'erano le rondini in volo. E sotto l'uliveta le prime cicale. Avrebbero vinto? Era un'amichevole. Lei si sentiva a posto ed emozionata. Sapeva stare in difesa. Ricevere anche le palle più dure e la gamba le stava bene. Una telefonata.
Sei tranquilla?
Sì Joseph. La gamba va una meraviglia
So che giocherai bene
Lo spero proprio. Qui dove sono adesso il Sole mi riscalda. Tra mezz'ora scendo
Sì è vero era arrivato anche il Sole. Un bel sole di maggio che asciugava le ossa. Si sentivano tutti i rumori dolci della campagna. Compreso l'omino del tagliaerba e quello dei ciclisti che pedalano duro in salita. La sera precedente non era andata male. Anzi. Non aveva fatto le ore piccole ed aveva mangiato in un buon tailandese con Abram. Già Abram. Vallo a capire tu. Che il giorno prima se la voleva mangiare e ieri aveva ceduto il passo ai broccoletti tailandesi. È proprio vero non bisogna mai farsi delle aspettative.
Vado a giocare!
Sei tranquilla?
Sì Joseph. La gamba va una meraviglia
So che giocherai bene
Lo spero proprio. Qui dove sono adesso il Sole mi riscalda. Tra mezz'ora scendo
Sì è vero era arrivato anche il Sole. Un bel sole di maggio che asciugava le ossa. Si sentivano tutti i rumori dolci della campagna. Compreso l'omino del tagliaerba e quello dei ciclisti che pedalano duro in salita. La sera precedente non era andata male. Anzi. Non aveva fatto le ore piccole ed aveva mangiato in un buon tailandese con Abram. Già Abram. Vallo a capire tu. Che il giorno prima se la voleva mangiare e ieri aveva ceduto il passo ai broccoletti tailandesi. È proprio vero non bisogna mai farsi delle aspettative.
Vado a giocare!
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